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La salute mentale al centro della dispersione scolastica: il progetto Intesa Sanpaolo

Data di pubblicazione 10 Maggio 2024
Tempo di lettura Lettura 4 minuti
Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Neuroscience Lab del suo Innovation Center e il partner scientifico Scuola IMT Alti Studi Lucca lancia il progetto “Dispersione Scolastica e Incidenza dei Disturbi Neuropsichiatrici” per lottare contro la dispersione scolastica.

La dispersione scolastica rappresenta una sfida significativa per i sistemi educativi europei. Secondo le statistiche, l’11,5% degli studenti e delle studentesse abbandona prematuramente il percorso di studi, mentre molti altri completano il ciclo scolastico senza acquisire le competenze necessarie in materie cruciali. Il fenomeno ha attirato così tanto l’attenzione delle istituzioni, che la Commissione Europea ha stabilito come obiettivo prioritario la riduzione del tasso di dispersione scolastica al 9% entro il 2030. Un obiettivo ambizioso certo, ma ancor più difficile da raggiungere per l’Italia, attualmente al quinto posto nella classifica dei paesi con il più alto tasso di abbandono scolastico.

Al fine di comprendere le radici profonde del fenomeno e sviluppare interventi mirati ed efficaci Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Neuroscience Lab del suo Innovation Center e il partner scientifico Scuola IMT Alti Studi Lucca, lancia la ricerca “Dispersione Scolastica e Incidenza dei Disturbi Neuropsichiatrici”. Presentato il 10 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino 2024, il progetto si propone di esplorare le molteplici dimensioni della dispersione scolastica, integrando approcci scientifici e sociali per ottenere una comprensione completa del fenomeno. In particolare, si concentra sull’identificazione delle cause profonde del disagio giovanile che possono portare all’abbandono degli studi, nonché sulla creazione di strumenti psicometrici ad hoc per rilevare i fattori concausali. Attraverso approcci multidisciplinari e indagini approfondite, lǝ studiosǝ hanno cercato di individuare i pattern comportamentali e cognitivi che possono predisporre gli studenti e le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado alla dispersione scolastica. La scelta di questa fascia d’età non è lasciata al caso, lǝ adolescenti sono infatti il fulcro dell’indagine poiché rappresentano una fase critica nello sviluppo di ognuno.

Attraverso dunque sondaggi, interviste e analisi dei dati, il team di ricerca ha provato a cogliere le sfumature del vissuto degli studenti e delle studentesse, comprese le pressioni accademiche, sociali ed emotive che possono influenzare il loro benessere e il loro rendimento scolastico. Questo approccio non ha permesso di identificare i fattori di rischio, ma ha fornito anche insight preziosi per lo sviluppo di interventi preventivi e di supporto.

Cause e soluzioni possibili

Le cause della dispersione scolastica sono molteplici e complesse, tutte legate a fattori come lo scarso orientamento, la mancanza di motivazione e le difficoltà di apprendimento. Tuttavia, ciò che emerge dalle analisi del progetto “Dispersione Scolastica e Incidenza dei Disturbi Neuropsichiatrici” è che a incidere maggiormente sulla decisione di abbandonare gli studi è la salute mentale dellǝ adolescenti. Ansia, ritiro sociale, difficoltà di socializzazione, scarso dialogo, scarsa autostima, alterazione del benessere, depressione e disagi psicologici spesso alimentati dal sistema scolastico e dalle aspettative dei genitori, sono infatti i fattori determinanti del problema. Dal 24% dellǝ ragazzǝ intervistatǝ che riportano malessere psicologico al 20% che ammette di aver pensato al suicidio, i numeri parlano chiaro e devono essere affrontati con urgenza e attenzione. La salute mentale diventa dunque il fulcro della problematica e anche il punto di partenza per la sua risoluzione.

I dati hanno infatti permesso all’équipe di identificare due soluzioni possibili alla dispersione scolastica:

  • L’uso di questionari mirati e checklist per gli insegnanti che offrano un modo pratico per valutare rapidamente il benessere emotivo degli studenti e delle studentesse e individuare eventuali segnali di disagio psicologico o comportamentale al fine di intervenire in modo mirato.
  • La didattica innovativa poiché l’adozione di strumenti tecnologici avanzati può rendere l’apprendimento più accessibile e coinvolgente per gli studenti e le studentesse, consentendo loro di esplorare concetti complessi in modi nuovi e innovativi.

Insomma, la dispersione scolastica può essere contrastata, v’è solo bisogno di un approccio completo che tenga conto non solo delle sfide accademiche, ma anche e soprattutto della salute mentale e del benessere degli studenti e delle studentesse. Attraverso la ricerca, la sensibilizzazione e l’implementazione di strumenti pratici, si spera di creare un ambiente educativo più accogliente, in cui ogni giovane abbia l’opportunità di realizzare il proprio potenziale e sviluppare nuove ambizioni.

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