La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è al centro dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, in programma a Torino in questi giorni. Non solo attraverso l’impegno della Presidente Patrizia al vertice della loro organizzazione, ma anche attraverso iniziative ospitate presso la sede di Via Modane 16: è questo il caso di “Fuori e dentro il confine: Arte, collezionismo, fragilità, uno sguardo su spazi e regole della produzione artistica”, in programma venerdì 14 marzo alle 18.
L’appuntamento prevede la mostra “When attitudes take form” curata da Tom Eccles (Executive Director del Center for Curatorial Studies del Bard College di New York), con un percorso espositivo che comprende 13 opere realizzate da 13 artisti e artiste disabili e appartenenti a importanti collezioni private; le stesse hanno già avuto la possibilità di partecipare ad altre mostre presso prestigiosi musei.
L’evento prevede anche un incontro per riflettere sul ruolo degli artisti e delle artiste disabili mettendo a confronto istituzioni internazionali con la realtà torinese: “Si tratta – spiegano dall’organizzazione – di una situazione unica nel panorama italiano, che ha visto la creazione di un importante collezionismo pubblico e di un fertile intreccio tra cultura e fragilità, e di quel mondo che in francese si chiama Art Brut, in inglese Outsider Art, da noi Arte Irregolare”.
Ad intervenire saranno Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025), Mauro Di Gennaro (Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics 2025), Jacopo Rosatelli (Assessore a welfare, diritti e pari opportunità della Città di Torino), Maresa Pagura (Responsabile del Centro Arte Singolare e Plurale. Divisione Inclusione Sociale – Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi – Comune di Torino), Annamaria Cilento (referente per i progetti di accessibilità culturale del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo) e Tea Taramino (ideatrice del progetto e curatrice della collezione di Arte Irregolare Mai Visti) e Gianluigi Mangiapane (MAET Museo Antropologia e Etnografia, Sezione Sistema Museale di Ateneo, Università di Torino).