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Le malattie rare e neurodegenerative al centro del dibattito politico in Lombardia con il primo Intergruppo

Data di pubblicazione 12 Marzo 2025
Tempo di lettura Lettura 2 minuti
Malattie rare e neurodegenerative, in Lombardia nasce un Intergruppo: foto di gruppo in conferenza stampa

Le malattie rare e neurodegenerative entrano prepotentemente nel dibattito politico in Lombardia: tutto questo grazie al primo Intergruppo specifico, creato dalla Regione e che vedrà la partecipazione di ventisei consiglieri e consigliere appartenenti a tutti i gruppi.

L’Integruppo sulle malattie rare e neurodegenerative

Questa scelta particolarmente innovativa è stata comunicata a pochi giorni dal 28 febbraio, Giornata Mondiale delle Malattie Rare. L’Intergruppo è nato su spinta della Consigliera Lisa Noja (Italia Viva – Renew Europe) e ricalca l’esperienza già attiva a livello parlamentare con l’obiettivo di promuovere e realizzare in modo condiviso politiche sanitarie e sociosanitarie efficaci attraverso la sinergia tra istituzioni, organizzazioni del terzo settore, cittadini e cittadine; un altro ambito con particolare attenzione è quello della ricerca sulle neuroscienze.

L’eccellenza della Lombardia

Alla base di questa decisione c’è l’avanzato livello di cure disponibile il Lombardia: “La regione – dichiara Noja – è un’eccellenza in Italia nel trattamento delle malattie rare e neurogenerative grazie ad una rete di centri di riferimento di assoluto rilievo a livello nazionale e non solo. Oltre a essere un onore, questo rappresenta anche un onere verso i pazienti e le loro famiglie, che possono avvalersi di terapie sempre più avanzate e di farmaci sempre più innovativi“.

Le prospettive sulle malattie rare e neurodegenerative

L’occasione è anche valida per indicare nuove prospettive: “La sfida – conclude – riguarda la capacità di garantire una presa in carico multidimensionale e multidisciplinare, non solo a livello ospedaliero, ma anche da parte della medicina territoriale. A questo si aggiunge la necessità di fornire diagnosi sempre più precoci e l’accesso tempestivo alle nuove cure per tutti e tutte“.

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