Sabato 11 maggio 2024 il Salone Internazionale del Libro di Torino apre le porte a Francesco Zamboni che presenta alcuni libri illustrati della collana Silent Book edita Carthusia.
Dando voce a una forma narrativa recente ed estremamente interessante, l’autore e consulente editoriale Francesco Zamboni sottolinea la potenza degli albi illustrati della Collana Silent Book. Questi libri hanno infatti una particolarità: sono definiti “silenziosi” proprio perché in grado di affrontare “temi complessi”, argomenti difficili e coraggiosi pur essendo completamente privi di testo.
Essi non solo si adattano a una vasta gamma di pubblici, ma offrono anche una serie di caratteristiche uniche che li rendono strumenti educativi e risorse inclusive e accessibili.
- Sono accessibili a tutti: il tipo di racconto si adatta a chiunque, generalmente anche ai bambini ed alle bambine dai 2 anni in su e a persone con disabilità. La mancanza di testo permette una fruizione libera e immediata.
- Lasciano libertà interpretativa: i libri silenziosi non hanno regole fisse. Lasciano ampio spazio per l’elaborazione mentale dei dettagli, delle emozioni e delle connessioni narrative.
- Servono da approfondimento: i Silent Book spesso contengono schede finali per lə adultə e per i bambini e le bambine , che permettono di approfondire la tematica trattata e stimolare la riflessione.
- Affrontano tematiche sensibili: i libri senza testo non evitano temi come disabilità, malattia, immigrazione, isolamento post-pandemia o altre questioni sociali considerate non commerciali o poco appetibili. Al contrario, queste tematiche sono spesso il fulcro della narrazione offrendo una rappresentazione rispettosa ed empatica delle diverse esperienze umane.
I libri presentati al Salone
Tra gli albi presentati spiccano titoli come:
“Cercasi gamba” di Irene Frigo
Albo illustrato, “Cercasi gamba” ci trasporta nel mondo di una sedia a cui manca una gamba e nell’entusiasmante viaggio intrapreso per trovarne una. Giorno dopo giorno, la protagonista riceve infatti gambe di fortuna: dei libri, uno strumento musicale, una palla, tutti oggetti lasciati perché inutilizzati e poi ripresi da altri personaggi nel momento del bisogno. La trama si conclude quando è la natura stessa a creare la gamba mancante, metafora del concetto di rinascita e di completezza che si verifica quando si condivide e si dà senza aspettarsi nulla in cambio. Questo libro, che arriva dritto al cuore dei bambini e delle bambine e dei lettori e delle lettrici di tutte le età, è dunque un’opera che celebra la bellezza della condivisione e dell’empatia, offrendo una lezione preziosa su come la generosità e la solidarietà possano trasformare il mondo intorno a noi.
“La valigia” di Angelo Ruta
Questo albo illustrato prende l’immagine della valigia e ne esplora le molteplici sfaccettature emotive. La valigia, per molti simbolo di viaggio, di scoperta e di avventura, si trasforma qui in qualcosa di più complesso: diventa il rifugio del protagonista dopo che la sua casa è stata distrutta durante la guerra. Nella valigia non ci sono infatti indumenti, ma i suoi ricordi, le sue speranze e le sue paure.
Per il protagonista, la valigia è un luogo sicuro in cui ripararsi dal caos del mondo circostante. Simbolo di resilienza, di adattamento e di forza interiore di fronte alle avversità, questo viaggio emotivo invita alla riflessione sulla guerra, sulla perdita e sulla capacità a trovare comunque conforto anche nei momenti bui.
Ma non sono gli unici. Francesco Zamboni presenta anche “Riflettiamoci” di Gek Tessaro, che racconta l’isolamento post-pandemia vissuto dallə ragazzə in comunità; oppure “Che capolavoro” di Riccardo Guasco, che celebra l’arte attraverso una serie di citazioni visive.
Insomma, una serie di volumi che, seppur “silenziosi”, riescono in pochissime pagine a lasciare il segno. Con la loro capacità di comunicare attraverso le immagini, i Silent Book rappresentano un’opportunità per promuovere l’accessibilità e la comprensione, offrendo un modo unico e coinvolgente per esplorare il mondo che ci circonda.