La carta di Solfagnano è stata presentata in una conferenza stampa a cui hanno partecipato tutti i ministri e le delegazioni ministeriali che hanno partecipato al G7 in Umbria.
Il documento di 13 pagine è suddiviso in 8 capitoli ed è la sintesi degli intenti comuni dei Paesi del G7 che si ispira alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
– Il primo punto è l’inclusione che è la questione prioritaria da inserire in agenda politica;
L’accessibilità nel poter accedere a tutti i servizi in condizione di pari dignità è ritenuto fondamentale per tutte le persone con disabilità;
– L’autonomia in una vita autonoma e indipendente;
– Talenti: dal lavoro allo sport, uno degli obiettivi resta la valorizzazione e l’inclusione lavorativa;
– La tecnologia nella promozione di innovazione vista come uno strumento in grado di superare le barriere;
– Sport e cultura nello sviluppo di attività sportive, ricreative e culturali;
– Dignità nella tutela dell’esistenza con “servizi appropriati basati sulla comunità’ a favore delle persone con disabilità;
– Prevenzione nelle situazioni di emergenza e post-emergenza.
Oltre all’Italia che ha presieduto il G7 con la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, hanno firmato la carta Kamal Khera, ministro per la diversità, l’inclusione e le persone con disabilità (Canada), Charlotte Parmentier Lecocq, ministro delegato presso il Ministero della solidarietà, dell’autonomia e dell’uguaglianza (Francia), Sara Minkara, consigliere speciale per i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale (Stati Uniti), Stephen Timms, ministro di Stato per la sicurezza sociale e disabilità (Inghilterra), Junko Mihara, ministro per le politiche della disabilità (Giappone), Helena Dalli, commissario Ue per l’uguaglianza (Unione Europea), Kerstin Griese, segretario di Stato presso il Ministro federale del lavoro e degli affari sociali (Germania).