Grandi novità stanno interessando FondazioneOz, organizzazione torinese impegnata nel sostegno a bambini e ragazzi in condizione di fragilità e alle loro famiglie: il suo progetto sociale di punta, CasaOz, .La struttura di corso Moncalieri 262 avrà presto una “gemella” nelle immediate vicinanze: sono iniziati nelle scorse settimane i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del “Molino di Cavoretto” (situato all’altezza del civico 270, nel borgo Pilonetto), edificio ottocentesco di 800 metri quadrati con annessa area verde di 4mila 200, di proprietà della Città di Torino ma data in concessione alla Fondazione già nel 2021 attraverso un bando. Il cantiere è stato avviato a settembre di quest’anno e, secondo le previsioni, dovrebbe concludersi tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Le progettualità
Al “nuovo” Molino di Cavoretto troveranno spazio diverse progettualità che andranno ad intercettare nuovi bisogni per rispondere alle emergenze sociali legate al mondo giovanile: a proposito, verrà rafforzato il progetto “Un ponte tra ospedale e territorio”, che ad ottobre ha portato alla creazione di un Centro Diurno Socio-Riabilitativo dedicato a minori con patologie psichiatriche che non richiedono inserimenti residenziali. Lungo questo filo conduttore, troverà spazio l’autonomia sociale e abitativa dedicata a giovani con disabilità, con particolare attenzione alle problematiche neuropsichiatriche, attraverso la costruzione di quattro miniappartamenti che si affiancheranno alla decennale attività di formazione professionale e inserimento lavorativo portata avanti ai MagazziniOZ; a questi verranno affidati anche i compiti di gestione dei pasti, della cucina didattica e dei catering.
Ma non finisce qui, perché nell’ottica di aprirsi alla comunità locale è previsto l’allestimento di una sala polifunzionale da dedicare a iniziative di formazione, convegni ed eventi, oltre alla sistemazione dell’area verde con la realizzazione di un orto e di un giardino che si inserirà nel più ampio progetto di riqualificazione delle sponde del Po portato avanti dal Comune di Torino in co-progettazione con diverse realtà del terzo settore tra cui, appunto, FondazioneOZ.
Ampliare la “Quotidianità che cura”
L’obiettivo dell’ampliamento è quello di dare un’attuazione ancora più puntuale e capillare alla mission di FondazioneOZ, sintetizzata dallo slogan “La quotidianità che cura”: “Quando hai costruito uno spazio che funziona – dichiara la Presidente Enrica Baricco – inevitabilmente pensi ad accogliere più persone: per la sua vicinanza a CasaOz, resa ancora più efficace dalla bellezza del luogo, guardare al Molino è stato quasi automatico”.